Bernardino De Bernaudo - Pro Loco Bernalda

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Bernardino De Bernaudo

Storia di Bernalda

Bernaudo (Bernardo,  Bernardini), Bernardo de. - Appartenente a una famiglia di origine  cosentina, nacque, sul finire della prima metà del sec. XV, ma non sono  note la data precisa e il luogo di nascita. La prima notizia biografica  sicura risale al 1485, restando incerta allo stato attuale delle  ricerche l'identificazione del B. con Bernardo de Bernardis, che, avendo  noleggiato una sua nave al re Ferrante di Napoli nella guerra contro  Giovanni d'Angiò, ricevette il 23 marzo del 1464 la somma di ottanta  ducati. Il B. dovette seguire studi di carattere umanistico per  abbracciare quindi la carriera di segretario, che percorse  brillantemente al servizio dei re di Napoli: dal 1485 al 1487 è  attestata la sua attività come prosegretario della cancelleria di  Alfonso duca di Calabria che seguì anche durante le sue campagne in  Toscana. Una volta entrato nella cancelleria della corte aragonese di  Napoli, le notizie relative all'attività del B. sono reperibili con una  certa continuità a partire dal 1493. Nell'aprile di tale anno Ferrante  re di Napoli lo mandò a Roma per una delicata missione.
    Preoccupato per le notizie relative ai progetti italiani di Carlo  VIII re di Francia, Ferrante aveva dato inizio a un'azione diplomatica  tendente a staccare Roma  dall'alleanza con Milano e Venezia, conclusa  nell'aprile dello stesso 1493, e a rinsaldare gli stretti rapporti con  Firenze, nel tentativo di opporre un solido fronte difensivo  all'imminente invasione francese. A tal fine il B. doveva far leva sui  contrasti tra papa Alessandro VI e Giuliano Della Rovere e gli altri  cardinali che si erano ritirati a Ostia, per arrivare a un avvicinamento  con la corte pontificia in funzione antifrancese.
     La missione  del B., svoltasi tra la primavera e l'autunno del 1493, ebbe successo e  Ferrante non mancò di esprimergli la sua viva soddisfazione per i  risultati ottenuti. Nell'ottobre dello stesso anno il B. passò a  Firenze, dove ebbe colloqui con Piero de' Medici improntati a grande  cordialità. Ritornò a Roma nel dicembre, con l'incarico di riprendere i  contatti con i cardinali Giuliano Della Rovere e Oliviero Carafa per  avere precise indicazioni sulle intenzioni del papa e sulla reale  consistenza della minaccia francese. Morto il 25 genn. 1494 re Ferrante,  egli restò al servizio degli Aragonesi di Napoli, di Alfonso II,  Ferrandino e Federico III, in qualità di agente diplomatico a Roma. In  questa città risulta presente il 24 apr. 1494, e poi ancora negli anni  successivi.
    Il B. appare come procuratore del re di Napoli  Federico III nel contratto nuziale, stipulato a Roma il 20giugno 1498,  tra Lucrezia Borgia e Alfonso d'Aragona, figlio del defunto re Alfonso  II, e non è da escludere che proprio lui avesse condotto le trattative  matrimoniali. L'anno successivo si trovò impegnato, sempre a Roma, nella  delicata questione del progetto di matrimonio fra Cesare Borgia e  Carlotta d'Aragona, figlia di Federico III.
    A tale matrimonio  era particolarmente interessato papa Alessandro VI, che vi vedeva la  possibilità di una magnifica sistemazione del figlio. Non altrettanto  interessati erano invece la stessa Carlotta d'Aragona, il padre e il re  di Francia, Luigi XII, preoccupato di una pericolosa interferenza dei  Borgia nella politica interna del Regno di Napoli. Nel febbraio del 1499  il B. trattò a Roma con Alessandro VI, riferendo che re Federico non  era contrario al suo progetto di matrimonio, ma non poteva però  concedere a Cesare Borgia un dominio territoriale nel Regno di Napoli;  poteva solo impegnarsi ad aiutare, ma senza fare ricorso alle armi,  l'ambizioso figlio dei papa a costituirsi una signoria altrove. Le  proposte di Federico costituivano, com'è noto, solo un diversivo per non  rompere ufficialmente con Roma. La situazione maturò in senso diverso e  del matrimonio di Cesare Borgia con Carlotta d'Aragona non si parlò  più.
     Nell'aprile del 1500il B. fu mandato in Francia in  missione diplomatica presso la corte del re Luigi XII, con l'incarico  ufficiale di trattare il matrimonio di Carlotta d'Aragona con il  gentiluomo francese Larochebreton, ma in realtà per offrire al re di  Francia un milione di franchi in cambio di un impegno a rinunciare a  ogni rivendicazione sul Regno di Napoli. La missione si svolse nel corso  della primavera del 15oo ed ebbe risultati che poterono sembrare  eccellenti: Luigi XII, infatti, promise di non assumere alcuna  iniziativa almeno per il resto dell'anno contro Federico III, dietro  versamento di una grossa somma da precisare. L'anno seguente però la  tanto temuta spedizione francese contro l'aragonese di Napoli ebbe luogo  lo stesso con i risultati ben noti. Quando già la spedizione era in  corso, Federico, ignaro degli accordi intercorsi tra Ferdinando il  Cattolico e Luigi XII, mandò nel maggio del 1501 il B. in Sicilia a  chiedere l'aiuto dei gran capitano Consalvo de Cordova contro i  Francesi.
     Dopo il crollo della dinastia aragonese di Napoli e  l'esilio di Federico III in Francia, il B. passò al servizio di Consalvo  de Cordova del quale risulta segretario in documenti del 29 apr. 1503e  del gennaio e giugno del 1504. In una cedola della tesoreria reale in  data del 30sett. 1504 egli viene qualificato infine come "segretario  delle Cattoliche Maestà". Di lui non si hanno più notizie; risulta  soltanto che morì a Napoli nel 1509.
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